lunedì 2 marzo 2009

Khutba del 27/02/2009, il sermone dell'addio.


"Bismillah ar rahmani ar rahim
Al hamdulillah rabbi al alamine
Wa salutu, as salamu ala sayydina al mursalin, 
Sayydina muhammad wa alii wa sahbhii
Wa ala kulli al muminin wal muminat

La lode appartiene ad Allah, noi lo lodiamo e imploriamo il Suo aiuto, la Sua guida, il Suo soccorso. 
Ci rifugiamo in Allah contro il male nel nostro animo e delle nostre cattive azioni.
Colui che Allah guida non potrà perdersi, colui che Allah allontana non potrà trovare chi lo riconduca sulla retta via.
Ashadu la ilah illa Allah ..
Wahdahu la sharika la 
ashadu anna Muhammadan rasuluLlah

Egli ci ha onorati inviandoci il migliore dei profeti e rivelando il migliore dei libri e ci ha dato la via dell’islam.

Affermo che il nostro maestro, la nostra guida, il nostro modello, il nostro amico ed educatore è Muhammad (pbsl) Suo servo ed inviato. Ha consegnato l’amana, trasmesso il messaggio e guidato la comunità, lottato sul sentiero di Allah così come dev’essere fatto.
Egli ci ha lasciato una via luminosa, tanto nel giorno quanto nella notte.
Solo colui che è destinato a perdersi si perderà, colui che invece obbedisce ad Allah e al Suo messaggero (*) sarà sulla buona strada.
Chi invece disobbedisce ad Allah e al Suo messaggero (*) danneggerà sé stesso e non lederà Allah in alcunché

Colui che ringrazia ringrazia per se stesso, colui che è ingrato sappia che Allah è al Ghany, al Karim

Facci vivere Signore nella via che egli ci ha mostrato, facci morire e resuscitare tra i suoi, quelli che ci hai indicato come meritori : i profeti, i veridici, i martiri, i devoti. Qale migliore compagnia

amma bad

Il Sermone d'Addio

Quando il Profeta (pbsl) conquistò La Mecca, dopo vent'anni di lotte e di sofferenze, concesse un'amnistia generale e non rivendicò i beni immobili che lui e i suoi compagni avevano dovuto abbandonare al momento dell'emigrazione.

Nel 632 Muhammad (s.A.'a.s.) intraprese solennemente un hajj (il pellegrinaggio alla Mecca), accompagnato da novantamila pellegrini.

Un versetto del Corano, rivelato nel corso dell'ultimo pellegrinaggio del Profeta (pbsl)
(presumibilmente il 7 marzo 632) annunciava al Profeta (pbsl) che la sua missione era compiuta:

"Al yawma akmaltu lakum dinakum wa atmamtu alaykum niyamaty wa raditi lakum islama dynam "

Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l'Islàm. (Corano, V, 3).

Lo stesso giorno il Profeta (pbsl), nel corso del pellegrinaggio pronunciava il suo "sermone di addio" dall'alto del Monte della misericordia, ad Arafat, davanti a centoquarantamila fedeli. Quelle parole sono perennemente vive nel cuore di tutti i credenti. 

Disse il Profeta (pbsl) sul Monte della Misericordia nel pellegrinaggio di Addio:

"Popolo, ascoltate le mie parole (e fatene tesoro), poiché io non so se mi sarà concesso di potervi incontrare in questo luogo e di eseguire il pellegrinaggio, dopo quest'anno.

O gente! ALLAH dice: O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e da una femmina e abbiamo fatto di voi popoli e tribù affinché vi conosceste a vicenda. Presso ALLAH, il più nobile di voi è colui che più lo teme. Un arabo non é superiore ad un persiano né un bianco ad un nero, tranne che in timor di ALLAH. Tutto il genere umano discende da Adamo ed Adamo fu creato dalla polvere. Ogni pratica dei giorni dell'ignoranza e oggi sotto i miei piedi! Tutti gli interessi e le usure sono aboliti.

Gente! il vostro sangue, i vostri beni e il vostro onore sono inviolabili fino al giorno in cui comparirete davanti al vostro Signore, come inviolabili sono questi giorni, questo mese, questa città.

In verità, tra non molto, ciascuno di voi dovrà rispondere delle sue azioni.

Gente! Quelli di voi che sono coniugati hanno dei diritti nei confronti delle loro mogli e le mogli, a loro volta hanno diritti nei confronti dei loro mariti. -

E dovere dei mariti rispettare i diritti coniugali delle mogli ed e loro diritto che le mogli si comportino onestamente. Se esse si comportano disonestamente, ALLAH vi autorizza a non adempiere il debito coniugale, allontanandole dai vostri letti e, castigarle, ma non severamente. Se si ravvedono é vostro dovere provvedere a vestirle e a nutrirle, mantenendole come si conviene.

Non é concesso alla moglie di dare a altri una cosa di proprietà del marito, senza il consenso di lui. Trattate le donne con gentilezza, poiché esse sono le vostra compagne e sono il gentil sesso. Siate testimoni di ALLAH per quanto concerne le donne, poiché è ALLAH che ve le ha affidate e dalla Parola di ALLAH deriva il vostro diritto di unirvi con loro.

Nessuna cosa appartenente ad un fratello è lecita per un musulmano, ad eccezione di quella che gli viene data volontariamente. Perciò non fatevi torti a vicenda.

Gente! Ogni musulmano e fratello di ogni altro musulmano e tutti i musulmani costituiscono una fratellanza. Per quanto riguarda i vostri dipendenti, o padroni, siate solleciti a nutrirli con ciò' di cui voi stessi vi nutrite e a vestirli con gli abiti cui vi vestite voi stessi.

State attenti a non andare alla rovina, dopo di me, litigando tra voi e facendovi violenza gli uni gli altri. Gente! Nessun profeta verrà suscitato dopo di me e nessuna comunità religiosa si formerà dopo di voi (per volere di ALLAH). In verità, io vi lascio qualcosa che, se ad esse vi attenete, vi impedirà di andare in perdizione: il libro di ALLAH e la condotta del suo Profeta.

Satana ha ormai perduto ogni speranza di essere adorato in questa terra, però non si darà per vinto e cercherà di sedurvi in cosa minori dell’adorazione, perciò state attenti a non lasciarvi sedurre da lui in qualcuno degli aspetti minori della religione. 

Adorate ALLAH, il Signor vostro, eseguite le cinque orazioni quotidiane, osservate il digiuno del mese di Ramadan, pagate prontamente la purificazione dei vostri beni (zakat), eseguite il pellegrinaggio alla casa di ALLAH, obbedite a chi tra voi ha il comando e, cosi facendo, entrerete nel Paradiso del vostro Signore. Che coloro che sono presenti portino questo messaggio a chi é assente. Può darsi che molti di coloro a cui il messaggio sarà portato lo capiscono meglio di coloro che lo hanno udito con le loro orecchie.

E finalmente disse il profeta Muhammad (pbsl):
Quando vi chiederanno di me cosa direte?
All’unisono i presenti risposero:
Noi renderemo testimonianza che tu ci hai portato il messaggio che ti era affidato, hai adempiuto la tua missione e ci ha consigliato per il nostro bene!

Allora l'Apostolo di ALLAH (pbsl) alzò verso il cielo la sua mano chiusa con l’indice teso e poi, rivolgendola verso i presenti, disse:

O ALLAH, rendi testimonianza! O ALLAH, rendi testimonianza!

II parte

Bismillah ar rahmani ar rahim
Al hamdulillah rabbi al alamine
Wa salutu, as salamu ala sayydina al mursalin, 
Sayydina muhammad wa alii wa sahbhii
Wa ala kulli al muminin wal muminat

Questo sermone può essere considerato il testamento del Profeta (pbsl), che mori' tre mesi più tardi a Medina. Le sue ultime parole furono: " All'amico supremo ". Lavarono il suo corpo, l'avvolsero in un lenzuolo, e a uno a uno sfilarono i fedeli dicendo: " La pace sia con te, o rasul (inviato) di Allah! Noi testimoniamo che tu hai trasmesso il suo messaggio, che ti sei adoperato a seguire la sua traccia, sino a glorificarne la religione e condurla a compimento ". Con queste stesse parole, dopo tredici secoli, i musulmani rendono omaggio alla tomba del Profeta (pbsl), nel medesimo punto in cui è morto.

" A distanza di tredici secoli, la sua presenza spirituale è quasi altrettanto viva come nei suoi giorni. A lui solo si deve se una spora di villaggi, anticamente chiamati Yathrib, divennero una città che fino a tutt'oggi è amata dai musulmani come mai nessuna città nel mondo. Città che tuttora è rimasta senza un suo nome, poiché viene chiamata da più di tredici secoli Madinat an-nabawi, "la città del Profeta (pbsl)". Da più di tredici secoli tale amore vi è venuto a convergere, che tutte le forme, tutti i gesti vi hanno assunto come un'aria di famiglia e tutte le differenze esteriori si sono attenuate per integrarsi in un armonia comune.

Questo è l’uomo la cui figura noi riveriamo e amiamo sopra ogni altra creatura umana

seguono i du'ha e ancora la salat sul Profeta (pbsl)

tutti gli errori sono i miei tutto il bene viene da Allah..."


Sermone preparato ed eseguito dal fratello Hamza Roberto Piccardo.