sabato 28 marzo 2009

Khutba del 20/03/2009, dare ascolto ad Allah e al Suo inviato ( La Pace su di Lui)



"AL HAMDU LI ALLAHI RABBI AL ‘ALAMIN WA SALAH WA SALAM ‘ALA RUSULI ALLAHI AGMA ‘IN 

Fratelli e Sorelle, introduciamo l’argomento che tratteremo oggi, cioè l’importanza di dare ascolto ad Allah e al Suo Inviato (la pace su di lui), leggendo le parole di Allah l’Altissimo a questo riguardo: “O voi che credete! Date ascolto ad Allah e al Suo Messaggero allorché vi chiama a ciò che vi dà vita, e sappiate che Allah si intromette fra l’uomo e il suo cuore e che a Lui sarete tutti addotti” (Sura del bottino VIII, v. 24).

Dunque la scelta di descrivere come peculiarità del credo questo appello, per mostrare che la fede esige la massima convinzione nella cura di Allah da ottemperare l’ordine a cui si è chiamati. Quindi Allah Potente ed Eccelso ha chiarito che dare ascolto al Profeta (la pace su di lui) è dare ascolto a Lui stesso, infatti questo atto di ubbidienza deve significare per i credenti la vita spirituale secondo la conoscenza delle prescrizioni divine, perché la conoscenza è vita e l’ignoranza è la morte. Perciò bisogna ubbidire al contenuto del Sacro Corano, vale a dire agli ordini e ai divieti, in ciò è la vita eterna, la grazia perpetua, la tranquillità e la felicità. Il miscredente esanime riacquista la vita grazie alla fede, perché la vita è la forza, in essa è la capacità di discernere e scegliere, la vita è la ragione per mezzo della conoscenza e del buon senso. A questo proposito Al-Bukhari (Allah abbia misericordia di lui) ha riferito quanto narrato da Abi Sa’id bin Al-Mu’alla (Allah si compiaccia di lui). Stava pregando quando il Profeta (la pace su di lui) gli passò vicino e lo chiamò, non rispose finché ebbe finito di pregare, poi si recò da lui e il Messaggero (La pace su di lui) disse: “Che cosa ti ha impedito di venire da me?” Gli rispose: “O Inviato di Allah, stavo pregando” Allora il Profeta (la pace su di Lui) replicò: “Non ha forse detto Allah l’Altissimo: - O voi che credete! Date ascolto ad Allah e il Suo Messaggero allorché vi chiama a ciò che vi dà vita – “Dopo questa, fra le più nobili sure del Corano, il Profeta (la pace su di lui) gli recitò la Sura Al-Fatiha. Questa replica spetta esclusivamente al Profeta (la pace su di lui), nessuno può interrompere la preghiera per chiamare un altro. 

Fratelli e Sorelle: dopo quanto suddetto Allah Potente ed Eccelso ci ha messo in guardia dall’indugiare nel compiere l’atto di dare ascolto. Se il cuore umano è refrattario e rifiuta di obbedire alla chiamata di Allah, Allah si intromette. Il cuore è il luogo più intimo e segreto dell’uomo, ma Allah interviene fra l’uomo e il suo cuore. 

Come ha detto Ibn Abbas (Allah si compiaccia di lui): “Certamente Allah si frappone fra il credente e la miscredenza e il peccato”. 
Infine Allah l’Altissimo ha concluso il versetto con un ultimo ammonimento quando ha spiegato di essere l’Unico davanti al quale la gente sarò radunata, senza alcuna possibilità di nascondersi, ed Egli ricambierà il bene con il bene e il male con il male. 

Fratelli e Sorelle: dobbiamo dare ascolto ed ubbidire a ciò verso cui ci invitano Allah e il Suo Messaggero (la pace su di lui). E’ dovere di ogni credente affrettarsi a compiere qualunque norma religiosa gli giunga da Allah e dal Suo Profeta (la pace su di lui). In questo consiste a vita per i nostri cuori e i nostri intelletti, che appartengono solo ad Allah, e noi dobbiamo diffidare dal mutare questo. 

WA SALAMUN ‘ALA AL-MURSALIN WA L-HAMDU LILLAHI RABBI AL-‘AAMIN"
Sermone eseguito nella moschea di Roma dall' Imam: Ala Eldin Mohamed Ismail el Ghobashy 
Tratto dal sito mosquesworld.