domenica 21 novembre 2010

Khutba n.6 tenuta nella Casa della Cultura Islamica a Milano, via Padova.



Nel precedente sermone, abbiamo parlato della vita dell'uomo occidentale, esaminando il suo conflitto interno tra uno spirirualismo esemplare e l'avidità della sua anima per la materia, e la salvezza del musulmano da questa ideologia attraverso la buona riuscita dell'Islam nell'unificazione tra spirito e materia, chiamata da me
"Unificazione bipolare dell'Islam".


In occidente esiste un altro conflitto chiamato "Lotta di sistema per la regolazione del programma di vita". Ci si chiedeva se questo sistema deve essere individualista o socialista.

Il principio dell'individualità aveva dominato nel 18° e 19° secolo.
La sua filosofia era basata sull'individuo considerato realtà effettiva nella realtà. Il gruppo invece è soltanto immaginazione irreale in quanto si tratta di relazioni create dall'individuo stesso per poter trattare con le altre persone. In base a questo principio, tutti i diritti spettano all'individuo, pertanto la classe dirigente deve creare a questo individuo l'occasione per poter realizzare i propri desideri e benessere. Su questa ideologia si basano tutti i sistemi politici, sociali e comportamentali. Il risultato di questo sistema aveva imposto il controllo dei potenti sulla politica e sulI'economia ma soprattutto la sottomissione dei deboli e la pessima gestione delle capacità umane; da qui é nato il secondo sistema opposto.

Il sistema sociale.
La sua filosofia considera la società base e realtà dell'esistenza. Gli individui sono soltanto elementi che ne fanno pane, con i loro comportamenti, manifestazioni e desideri. Il singolo é considerato mezzo per realizzare i progetti della società e persino le idee appartengono alla sola società. La società viene condotta da un gruppo di persone che rappresentano i suoi interessi, i suoi desideri e le sue sofferenze e pertanto nessuno singolarmente ha il diritto di contraddire o discutere le loro idee e il loro programma. In realtà, l'uomo per natura é incline verso l'individualità ma anche verso la socialità; in genere più verso l'individualità. Non si può giudicare l'uomo solamente attraverso questi due lati che non rappresentano la sua completa realtà umana.

Qual è la considerazione dell'Islam ed il suo giudizio a proposito dei sistemi in questione?
Vorrei ricordarvi come vi avevo già spiegato in altre sedute, che la chiave per capire la particolarità dell'Islam é attraverso l'unificazione di convivenza che ha reso possibile la soddisfazione dei desideri sia spirituali che materiali, inoltre tra questa e l'altra vita. Su questo metodo, il profeta Mohamed (pace e benedizioni su di lui) aveva educato la sua nazione; attraverso questo stile scopriamo la posizione dell'Islam rispetto al sistema individualista e socialista.


Siccome l'uomo é per natura incline verso l'individualità e allo stesso tempo verso la socialità e siccome l'Islam non contraddisse la natura umana, il suo sistema unisce tra l'individualità e la socialità senza nessun conflitto tra di loro e attraverso questo si é realizzata la sua particolarità. Per maggior chiarimento a questo proposito posso citare la questione dei doveri nell'Islam. A proposito dei pilastri che Allah (gloria a Lui l'altissimo) ci ha prescritto, nell'Islam nessun ordine o dovere é stato prestabilito se non da Allah (gloria a Lui l'Altissimo), é Lui, l'Unico, il Creatore; il diritto è tutto Suo di ordinare e decidere.

Qui ci sono tre questioni molto importanti che dobbiamo conoscere:
Domanda a: Qual'è la realtà della società del musulmano?
Risposta: La sua realtà e particolarità è che è una società incaricata di doveri da parte di Allah (gloria a Lui l'Altissimo).
Domanda b: qual'è la realtà dell'uomo musulmano?
Risposta: la sua realtà e particolarità è che è responsabile davanti ad Allah (gloria a Lui l'Altissimo).
Domanda c: qual é la realtà del musulmano con gli altri?
Risposta: la sua realtà e particolarità é che é persona obbediente agli ordini di Allah (gloria a Lui l'altissimo).

Le categorie dei doveri.
La società islamica é considerata società di doveri, il musulmano è considerato soldato in questa vita. I doveri sono distribuiti tra il singolo ed il gruppo, da qui si suddividono in due tipi: personali, che sono richiesti da ogni musulmano elemento singolo e generali, che sono richiesti dal gruppo dei musulmani. I doveri per il gruppo sono di natura sia religiosa che sociale, sui quali si basa il principio della nazione. I nostri antenati si dedicavano con tanto impegno a questo. Un giorno, un uomo disse a Omar Ibn Al Khattab (che Allah lo benedica): "Abbi timore di Allah o Omar!" I presenti dissero a questo uomo: "Come ti permetti di dire questo al principe dei fedeli?" Allora Omar disse: "Non sareste giusti se non lo diceste e non saremmo giusti se non lo accettassimo". Il profeta Mohamed (pace e benedizioni su di lui) disse: “Se la mia nazione temesse di dire all'ingiusto "Sei ingiusto" allora perderebbe la sua dignità e l'anima della sua esistenza”.

La causa della sconfitta dei musulmani oggi e la loro decadenza dopo aver insegnato al mondo intero la vera civiltà, dipende dalla loro trascuratezza dei doveri sociali e dalla loro grande osservanza solamente dei doveri individuali come la preghiera, il digiuno e le lettura del santo Corano al punto di trasformare il significato religioso o quasi, fino a renderlo identico al significato occidentale sul concetto di religione.

Il musulmano é devoto in base ai due scritti: uno dei doveri individuali e l'altro dei doveri sociali. Dice Allah (gloria a Lui l'altissimo) nella Sura (XVII) "Il viaggio Notturno", versetto 14:

“[Gli sara detto] «Leggi il tuo scritto: oggi sarai contabile dite stesso››”.

E nella Sura (XLI) "La Genuflessa", versetti 27-31:

“[Appartiene] ad Allah la sovranità dei cieli e della terra; e nel Giorno in cui scoccherà l'ora, saranno perduti i seguaci della falsità. E vedrai ogni comunità genuflessa. Ogni comunità sarà convocata davanti al suo libro: «Oggi sarete compensati per quello che avete fatto». Ecco il Nostro Libro che rivela la verità su di voi: si, abbiamo tenuto nota di [tutto] ciò che facevate. Quanto a coloro che avranno creduto e compiuto il bene, il Signore li accoglierà nella Sua misericordia, questo é il successo evidente! A coloro che invece non avranno creduto [sarà detto]: «Non vi sono stati recitati i Miei versetti? Ma eravate superbi ed eravate un popolo di malvagi››”.


Il musulmano che compie solamente i suoi doveri individuali trascurando quelli sociali, non si salverà dal giudizio di Allah (gloria a Lui l'altissimo) e tutta la nazione verrà giudicata in mancanza di questo dovere. Tra i doveri più importanti che sono stati trascurati dai musulmani, vi posso citare: il dovere del leader rappresentativo come Abu Bakr, Omar, Muawia; con la trascuratezza di questo elemento si sono persi i doveri come il sacrificio (Jihad) che era elemento di protezione estemo per la nazione, si sono persi i doveri di raccomandazione al bene e dissuasione del male che sono le protezioni interne della nazione. L'occidente aveva capito questa realtà ed ha cominciato verso la ñne del 19° e l'inizio del 20° a demolire il califfato ottomano che con la sua sconfitta e la sua perdita aveva trascinato il mondo islamico nelle mani dell'imperialismo occidentale.

Il profeta Mohamed (pace e benedizioni su di lui) disse: “Allah non punisce il gruppo per causa degli sbagli di singoli finché il gruppo vede ingiustizia e non la rinnega”. “Allah non mi ha inviato prepotente e arrogante invece mi ha inviato insegnante per agevolare”.