venerdì 8 maggio 2009

Khutba del 08/05/2009, i tre viandanti nella caverna.




"Bismillah ar Rahmani ar Rahim
Al hamduliLlah Rabbi al alamine
Wa salutu, as salamu ala sayydina Muhammad la sua famiglia, i suoi compagni e tutti i musulmani.

La lode appartiene ad Allah, noi lo lodiamo e imploriamo il Suo aiuto, la Sua guida, il Suo soccorso. 
Ci rifugiamo in Allah contro il male nel nostro animo e delle nostre cattive azioni.
Colui che Allah guida non potrà perdersi, colui che Allah allontana non potrà trovare chi lo riconduca sulla retta via.
Ash adu la ilah illa Allah Wahdahu la sharika la Wa ash adu anna Muhammadan abduh wa rasulu

Allah ci ha onorati inviandoci il migliore dei profeti e rivelando il migliore dei libri e ci ha dato la via dell’islam.

Affermo che il nostro maestro, la nostra guida, il nostro modello, il nostro amico ed educatore è Muhammad (pbsl) Suo servo ed inviato. Ha consegnato l’amana, trasmesso il messaggio e guidato la comunità, lottato sul sentiero di Allah così come dev’essere fatto.
Egli ci ha lasciato una via luminosa, tanto nel giorno quanto nella notte.
Solo colui che è destinato a perdersi si perderà, colui che invece obbedisce ad Allah e al Suo messaggero (*) sarà sulla buona strada.
Chi invece disobbedisce ad Allah e al Suo messaggero (*) danneggerà sé stesso e non lederà Allah in alcunché

Colui che ringrazia ringrazia per se stesso, colui che è ingrato sappia che Allah è al Ghany, al Karim


Facci vivere Signore nella via che egli ci ha mostrato, facci morire e resuscitare tra i suoi, quelli che ci hai indicato come meritori: i profeti, i veridici, i martiri, i devoti. Quale migliore compagnia

amma bad

Riporta Al Bukhari da Ibn Omar (che Allah sia soddisfatto del padre e del figlio) che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) raccontò la storia di tre viaggiatori, che sorpresi da un furioso temporale si rifugiarono in una grotta in attesa che cessasse e poter riprendere la strada. Pioveva veramente molto forte e si produsse una frana dalla montagna nella quale si trovava quella grotta: un masso enorme si staccò e rotolò fino a valle fermandosi proprio sull'imboccatura della caverna, ostruendola completamente.
All'interno si fece il buio totale e i tre malcapitati dopo aver fatto ogni sforzo per rimuovere il macigno temettero davvero di soccombere. Poi venne loro in mente di chiedere la misericordia e l'ausilio di Allah in nome di qualche atto particolarmente meritorio che avevano compiuto per amore di Allah.

Il primo raccontò che aveva ingaggiato un operaio per un lavoro nella sua terra e aveva concordato di pagarlo con una misura di riso. Giunto al termine della giornata il bracciante rifiutò la paga ritenendola ingiusta e se ne andò irritato.”Allora, seminai quel riso e Allah mise baraka:il raccolto fu molto buono. Continuai a seminare quel riso finché fece misi insieme un certo capitale e lo impiegai per acquistare del bestiame e pascolo per quello. Dopo diverso tempo quell'uomo tornò e mi chiese di pagargli quanto gli dovevo. “Ecco – gli dissi- questi campi e questo bestiame sono i tuoi” Lui mi disse: “Temi Allah e non mi prendere in giro”, e gli spiegai che era quello che aveva prodotto il salario che non aveva incassato a suo tempo”.
Non appena il racconto terminò il masso che aveva ostruito l'entrata della grotta si spostò di qualche centimetro e un po' di luce filtrò all'interno della grotta.

“Sono pastore, raccontò il secondo viandante, e ogni giorno conduco le mie pecore al pascolo. Poi quando ritorno le mungo e porto il latte ai miei genitori che vivono con me e poi ne do ai miei figli,ì a mia moglie e bevo io stesso. Un giorno mi allontanai parecchio da casa mia, e alla sera era tornai molto tardi. Munsi le mie pecore e entrai in casa con il recipiente colmo di latte. Trovai che i miei genitori si erano addormentati stanchi di aspettarmi. Non avevo il coraggio di nutrire i miei figli prima dei miei genitori e neppure di svegliarli dal loro sonno. Così rimasi in piedi con il recipiente in mano mentre i miei figli piangevano”. Al quel punto il macigno si spostò un altro po' ma non abbastanza da permettere il passaggio di un uomo.

Il terzo viaggiatore raccontò la sua storia: “Mi ero invaghito di una mia cugina e voleva averla a tutti i costi. Lei mi disse che sarebbe stata mia se le avessi dato una certa somma di denaro. Lavorai e raccolsi quella somma e mi presentai a lei. Quando mi stavo accingendo a unirmi a lei come un uomo e una donna lei mi fermò: «Temi Allah e rispetta la mia verginità». Mi fermai e me ne andai”.
A quel punto la roccia si spostò definitivamente e i tre poterono uscire all'aperto.

ho detto quel che ho detto chiedo perdono per me e per voi.........

II parte

Bismillah ar rahmani ar rahim
Al hamdulillah rabbi al alamine
Wa salutu, as salamu ala sayydina Muhammad la sua famiglia, i suoi compagni e tutti i musulmani.

Cosa possiamo capire da questo racconto profetico?

La prima cosa è che Allah sottopone le creature al ibtilah.

Poi che l'adorazione e l'invocazione spetta solo ad Allah Altissimo

'Īyāka Na`budu Wa 'Īyāka Nasta`īn

e infine il racconto evidenzia una gerarchia di valori nel timor di Allah

al primo livello in questa versione dell'hadith c'è il controllo della propria avidità e il rispetto della amana. Essa è la lealtà verso Allah e verso le creature
Formalmente avrebbe potuto dare a quel lavoratore la sua misura di riso e tenersi il resto
ma il timor di Allah fece si che gli cedesse tutto il frutto di quella misura di riso.
Fu quel straordinario timor di Allah che fece smuovere il macigno

Al secondo il hadith mette il rispetto nei confronti dei genitori. 

Allah dice nel Santo Corano: “Sii riconoscente a Me e ai tuoi genitori”.

Tutti noi diremmo: avrebbe potuto mettere da parte il latte per i suoi genitori se proprio non voleva svegliarli, e intanto nutrire i suoi figli, sua moglie e se stesso.

Invece il timore di Allah, che ha messo il rispetto verso i genitori subito dopo quello che Gli è dovuto, ha costituito la seconda eccezionalità del comportamento che ha mosso la misericordia del Rahman 

Il terzo elemento è quello del controllo della passione sessuale, la concupiscenza.
Dopo aver penato e sofferto per mettere insieme quello che la donna gli aveva chiesto, il ricordo di Dio fece si che si fermasse in un momento in cui è ben difficile per un uomo fermarsi

E fu il ricordo di questa taqwa che mosse quella definitiva grazia e rahma di Allah altissimo che liberò quei tre uomini

Cari fratelli, la caverna simboleggia la prova che Allah ci ha preparato, una prova a cui nessuno può sfuggire, il masso che la chiude è il senso della disperazione che talvolta prende quando le circostanze sono troppo difficili perché possano essere affrontate.

In queste situazioni è il timor di Dio che salva.


Allahumma perdona i nostri peccati
Allahumma guidaci sulla Tua Via e non ci allontanare
Allahumma sostienici nella nostra fede e nelle nostre intenzioni
Allahumma benedici noi e le nostre famiglie, i nostri genitori, le nostre spose e i nostri figli
Allahumma guariscici dai mali del corpo e da quelli dell’anima
Allahumma rendici degni di testimoniare la Tua verità e la Tua generosità, anta l Haq al Karim
Allahumma benedici e proteggi chi si è posto sulla Tua via con sincerità e coraggio.
Allahumma benedici e proteggi i nostri fratelli e le nostre sorelle in Palestina, Iraq, Afghanistan e ovunque nel mondo i credenti subiscono violenza e ingiustizia
Allahumma benedici e proteggi i buoni e i giusti e coloro che si battono per la giustizia e la libertà.
Allahumma sostieni coloro che s’impegnano nella causa del bene .
Allahumma allontana ogni fitna dalla nostra comunità"

Sermone preparato ed eseguito dal fratello Hamza Roberto Piccardo.